domenica 29 settembre 2013

Le basi 1/ Crema pasticcera

Indispensabile per eseguire la  maggior parte della ricette classiche di pasticceria, la Crema pasticcera si presta perfettamente ad essere realizzata senza glutine. Il trucco è sostituire la farina di frumento con la fecola di patate o con la maizena.

Ricetta n.1

Crema pasticcera senza glutine, con fecola di patate

Mezzo litro di latte fresco, preferibilmente intero
150 gr di zucchero
40 gr di fecola
4 tuorli di uovo- dimensione media
mezza bacca di vaniglia
la buccia di mezzo limone biologico


Procedimento:

Montate i tuorli d'uovo con lo zucchero, poi aggiungere piano piano la fecola che avrete prima passato velocemente a setaccio (per evitare grumi). A fuoco lentissimo, fate riscaldare il latte con la mezza bacca di vaniglia e la scorza del limone grattugiata.  Appena è caldo, quasi al limite dell'ebollizione, togliete la stecca, e unite il composto latte/zucchero/fecola. Mescolate con cura e spegnete solo quando il bollore si sarà alzato e la crema addensata al punto giusto.
Il risultato: una crema pasticcerà vellutata, ottima per farcire ma anche per essere servita semplice, ad esempio in una coppa di vetro dove nella sommità avrete sistemato frutta fresca o sciroppata, con una spolverata di zucchero al velo. Se volete usarla come crema di farcitura usando la siringa, lasciatela in frigo due ore.








sabato 28 settembre 2013

Provato per voi/ "Pizza" di patate

Stasera non avevo voglia di cucinare complicato, così ho sperimentato una ricetta facile facile ripresa dal ricettario di Elena Gambuzza "Senza glutine:120 ricette di impasti naturali per tutta la famiglia".
Non è una vera e propria pizza, ma una teglia morbida che ci consente di fare un buon pasto completo e modulabile a nostro piacere, a secondo del condimento che scegliamo. Io ho optato per la formula simil "Margherita".

Il procedimento è molto semplice: basta preparare un purè senza glutine in busta, lasciarlo intiepidire e mescolarlo con farina di riso e  lievito istantaneo per torte salate. Io ho usato due buste (eravamo in tre), un cucchiaio colmo di farina di riso, e quattro cucchiaini di lievito, oltre a due mozzarelle e della salsa di pomodoro. Ho spalmato il purè in una teglia unta di olio di oliva e poi al forno per 20 minuti a 200 gradi.

E' facilissima, come vedete. Il risultato è stato ottimo dal punto di vista del sapore, ma la base di purè è rimasta piuttosto morbida (ma era buona anche così). Proverò ad aumentare la dose di farina per scoprire sino a quanto può somigliare ad un vero impasto.




giovedì 26 settembre 2013

Pane senza glutine in cassetta con la Mdp e un Mix di farine

Possiedo una Girmi MP15, fino a poco tempo fa usata per la panificazione normale, con farine di ogni genere, pasta madre bio, e molto altro.
Oggi è stata la sua prima volta senza glutine. Volevo iniziare proprio da una farina tra i mix in commercio. Ho scelto il Mix della Happy Farm Pane, pizza e focaccia da 500 gr.
Il risultato è stato buono. La mollica è morbida e asciutta, la crosta ben formata, il profumo simile ai panini in vendita al supermercato.

La ricetta:


Acqua 320 ml
un cucchiaio di olio d'oliva
un cucchiaino di zucchero
un cucchiaino di sale

Ho poi versato il contenuto del pacco Mix della Happy Farm Pane, pizza e focaccia da 500 gr.

In superficie ho versato 7 gr di lievito di birra secco.

Ho scelto la modalità "normale": 3 ore e 42 minuti per un Kg di pane.

Il risultato lo vedete in foto. Ho anche acquistato dei sacchetti  di carta , fondamentali per conservare la pagnotta in un ambiente protetto e sempre fresco.



giovedì 19 settembre 2013

Addio Margherito!


Ieri sera l'ho abbracciato forte. Ne ho aspirato il profumo, tastato la consistenza. Assaggiarlo, no, non più. Era l'addio al pane (nello specifico bio, Margherito). Perché da oggi inizio una vita gluten free. E pretendo una carezza.
Per anni pensi che il tuo corpo sia solo un po' diverso da quello che indossano gli altri. Il tuo s'allarga più del dovuto qualche volta, magari duole all'altezza dell'addome e poi ti lascia stanco, più stanco di quanto dovrebbe. Ti dici che è lo stress. 
O che la colpa è di quel maledetto colon irritabile. Irritabile come te, d'altronde.

Poi un giorno, per caso, arriva la diagnosi: sei celiaca. Appartieni a coloro che mangiano cibo non "contaminato" da quello che solo il giorno prima era fonte di felicità. E cioè il grano. Così la pizza, il pane appena sfornato, i biscotti, e persino gli snack che rubacchiavi dalla dispensa da bambina, vanno messi da parte come ricordi di un'altra vita.
Roba da matti, pensi. 

Ma poi ti rimbocchi le maniche. Pensi che il cibo davvero buono sia quello che ci fa stare bene. Allora benvenuti riso e mais, benvenuti quinoa e amaranto. È tempo di scoprire come far da sé.
Un aiuto mi arriva dalle blogger in giro per la Rete, prima ancora che dai testi specializzati.
Darò una mano anche io, da subito. 


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